m5s ed il diritto di parola

Lei, che ha più esperienza di me nel movimento, mi aveva messo in guardia: “Quello che dici lo capisco e lo condivido. Ma già nel 2006 provammo a fare qualcosa del genere con il risultato che molta gente validissima uscì dal movimento” Lo hanno fatto prima di me. Avevano già provato a permeare lo staff cercando un rapporto più diretto con Grillo e Casaleggio in modo che nessuno possa posizionarsi al di sopra della democrazia diretta, e che non ci siano incriticabili. Mi dice: “Grillo è un pezzo di pane, ma il movimento è il loro. Devi decidere se vuoi fare la nostra rivoluzione abbattendo il sistema delle caste oppure no. Ma ti devi affidare, se vuoi farla davvero. In fondo alla fine hanno sempre o quasi avuto ragione loro. Scordati di riuscire col tuo ronzio a far muovere qualcosa in questo senso”.

Io, testardo e determinato per natura, ho risposto però che ora il movimento è cresciuto molto, siamo una forza politica che non può più esser gestita senza raccordi intermedi e che non basta incrociare dei dati per capire chi certificare e le intenzioni dei singoli all’interno dei vari meetup. Così come gli stessi Grillo e Casaleggio dovrebbero forse aprire un forum senza il filtro dello staff dove ci si possa rapportare all’interno del movimento senza il bisogno di scrivere in pubblico eventuali critiche ai metodi, alla comunicazione o le varie obiezioni che ciascuno volesse muovere al nostro leader, che è pur sempre un umano, ricordiamolo.

Parlare e discutere senza esporsi all’esterno o esser costretti a sfidare la comunità, tesa sempre a lavare i panni in famiglia anche laddove non sarebbe possibile recapitare il messaggio ai destinatari, come in questo caso.
Ci ho provato segnalando il problema, con il cuore, cercando di spiegarmi, sfidando la mia comunità che ho scoperto piena di soldatini al passo dell’oca. Il miglior risultato ottenuto fino ad ora è stato quello di inimicarmi quelli che sono stati i miei fratelli di lotta, senza nemmeno esser capito. E che spesso non vedono il problema. Eppure qualcosa si muove, trovo consensi sottotraccia, anche inaspettati. Si tratterà ora di decidere se voglio fare la rivoluzione prendendola a scatola chiusa visto che l’apriscatole serve altrove, o rinunciare al mio sogno, nel quale invece continuo a credere.Vedremo cosa succederà, continuerò a sostenere il movimento con convinzione, e  mi batterò per continuare a sognare in grande. Anche per te.