Abbiamo un problema, Houston

Un venditore deve poter credere nel prodotto che vende, o non riuscirà mai. Perché vendere un prodotto vuol dire vendere se stessi. E se un venditore non segnalasse alla propria azienda prodotti evidentemente fallati, farebbe il gioco della concorrenza. Se al contrario si trovasse di fronte alla sordità della propria azienda, ma avesse passione per quel lavoro, cosa farebbe? Probabilmente insisterebbe fino a farsi ascoltare, prima di mollare tutto. Questo il motivo per cui molti venditori stanno mollando.
A voi i possibili accostamenti ad altre realtà.

La comunicazione #m5s

Chi più fa più sbaglia. Bene cambiare la comunicazione, che spesso ha dato l’impressione di rivolgersi solo a chi vota già movimento cinque stelle. Tuttavia per vincere non basta rivolgersi agli elettori che ti votano già. Qualcuno mi chiama Caronte, perché mi posiziono in quel punto di confine che dialoga e cerca di capire chi non ci vota, perché, non ci vota. Col risultato di esser riuscito a portare fra di noi e rendere attivi, cittadini che non ci avevano mai votato. Nel mio gruppo ce ne sono diversi. Partiamo da qui: al netto della stampa che Bla Bla Bla, la tv che blablabla, ballarò che Bla Bla Bla, condizionando tutti, vengono segnalati spesso e non si può non condividere, altri aspetti che fanno capo a noi. Al nostro modo di esprimerci e di comunicare. Buonissime intenzioni, recepite malissimo dalle persone che non ci votano, perché a volte ci rendiamo ridicoli ed esagerati. O meglio: creiamo un messaggio che è rivolto non ai cittadini tutti, ma a dei supporters convinti. “Di Maio distrugge pinco pallino” ad esempio, non susciterà mai l’interesse di chi non ci vota, essendo un titolo che sta sulle palle perfino a me che di Maio me lo sposerei, se fossi gay. E fra l’altro mostra di Maio come un surrogato di sandokan, dando un’idea aggressiva di un ragazzo a cui chiunque affiderebbe le chiavi di casa. Questo è il vero nocciolo. Siamo aggressivi, spesso sguaiati. E molto spesso questa comunicazione parte proprio dal blog o dalle parole di Beppe, al quale darei subito le mie chiavi di casa. E sposerei pure lui, ma ogni tanto lo menerei. Tipo quando parla di tribunali per i giornalisti o sputi telematici. Rivedendo la comunicazione , ieri, Beppe e Gianroberto hanno commesso un grosso errore: si sono autoesclusi dal riposizionamento del tutto. A mio avviso la revisione doveva partire proprio dal blog e dalle loro parole