Il muro di gomma

Parlavano come ci saremmo aspettati. Parlavano con la nostra voce. Ero fiero di sostenere un movimento che la pensava come me. Avevo notato qualcosa, ma chi non ha difetti ? Dal giorno 28 maggio è iniziata l’opera di demolizione del movimento. Attraverso delle scelte forzate o addirittura imposte su argomenti molto delicati, sui quali il consenso non era così scontato. Porterò quattro esempi che sono illuminanti:

A ) La scelta del gruppo europeo a cui appartenere, detto metodo Boffo 2.0, che dava il via alle danze.

B ) la scelta di non andare in TV che ci sta dilanianiando a favore del sistema

C ) la votazione delle agorá che si facevano già, peraltro poco chiare nella descrizione ed inclini all’equivoco

D ) La festa al Circo Massimo al posto delle proteste di strada che molti di noi si sarebbero aspettati.

Attraverso scelte calate dall’alto e che finiscono per favorire il sistema, si è voluto dividere e separare nettamente l’elettorato m5s in due fasce:  il troncone acritico che accetta ogni cosa perché fiducioso della buona fede di ogni azione da parte di grillo e Casaleggio, e l’altro troncone più incline alla critica, alla messa in discussione. Penserei che potrebbe esser casuale, ma io francamente non riesco a spiegarmi questa scientificità nel renderci unanimemente discordi su ognuna di queste scelte e quale possa essere il fine ultimo di questa operazione vista nella sua globalità. Addirittura vediamo i portavoce schierati a rombo a fingere di non capire il diverso significato di piazza di protesta e camuffarlo con la semantica.

Da ultimo Di Maio,( oltre a numerosi portavoce quali Barillari ed altri) , rispondendo a chi gli continuava a chiedere importanti manifestazioni di piazza ” volete la piazza? avete il circo massimo, certificava di fingere di non comprendere la differenza che passa fra le due “piazze”. Ma è troppo intelligente per poter credere che davvero non avesse capito. Oramai ne sono certo: stanno cercando di prenderci in giro: siamo
solo un falsa bandiera e la vera politica non è quella della pulizia del circo o della piazzetta da rivalutare. Ma quella nazionale ed internazionale

Vederlo scopa in mano, come una formidabile Giovane Marmotta in attesa di nuovi incarichi dal Gran Mogol, mi ha mandato il sangue alla testa. Che fine ha fatto il mio movimento del #tuttiacasa e #nuovaresistenza?  #tuttialcirco a fare le scimmiette, come quella infilata beffardamente nel video? anche no, grazie. http://youtu.be/Sybois-QftM

 

Conclusione: Ci stanno trattando come polli da batteria. Ci studiano. Controllano il punto di non ritorno per ognuno di noi, attraverso delle operazioni che potremmo definire a setaccio. Alle elezioni abbiamo davvero rischiato di vincere, forse. Il sistema, di cui fanno parte anche Grillo e Casaleggio impersonando la parte dei nostri amici, ha rischiato di andare davvero troppo oltre. Ecco quindi che appena dopo le elezioni partono le operazioni “setaccio”: il divide et impera graduale che elimina eventuali scomode sommosse all’interno del movimento, ed anche leadership antagoniste di cittadini che possano davvero prendere il potere. Il no alla TV ELIMINA di fatto questa possibilità. Mai più cittadini arriveranno a compromettere la “leadership” studiata a tavolino. Sono e saranno loro o uomini loro, i padroni di questo sogno venduto alle masse come la svolta del secolo. Ma che in realtà ci contiene in una gabbia per dare il tempo al NWO di completare l’attuazione della schiavizzazione globale. Il peggior nemico è quello che si spaccia per amico. Attendo una nuova Piazzale Loreto.

Postilla del 30 ottobre: “la mafia aveva una sua morale ed andrebbe quotata in borsa” si colloca perfettamente fra le operazioni “divide et impera”, cioè le operazioni a setaccio. Fateci caso, osservate in modo critico.