2984 – The big blogger

Sembra un gioco machiavellico nel quale le parole hanno significato ambivalente.

Mo’ vi mento!

A partire dal termine “portavoce“, che abbiamo creduto fossero della NOSTRA voce, invece portavano e portano tuttora la voce di Casaleggio associati SRL.

Una serie di equivoci fra quello che dicevano e quello che comprendevamo.

Come quel “#tuttiacasa“, che a giudicare dalle forme di protesta praticate fino ad ora significava ognuno a casa propria; non uscire mai di casa per protestare davvero, ma limitarsi allo sfogatoio del web a base di vignette di Renzi nelle espressioni più astruse, somministrate dal blog come un antidolorifico.

Poi ci sono i “meet up“: luoghi di incontro e di confronto a livello locale, dove non puoi partecipare alla politica nazionale. Di conseguenza non puoi rompere i coglioni. Solo testa bassa e bricolare, obbedendo anche alle richieste che arrivano dall’alto, tipo l’inutile raccolta di firme per un improbabile referendum con la praticabilità di un rompicapo e che ha la tempistica di un bradipo. Una sorta di “bocciofilo” dove ti occupi di lavori a livello locale a tue spese, anche legali, come farebbe qualsiasi comitato in qualsiasi parte del mondo.

Quel #vinciamonoi, che forse si riferiva a loro, in quanto sistema, e #vinciamopoi che sa tanto di #vinciamomai.

Noi questo sogno abbiamo cercato di riprendercelo, ma sembra che “la rivoluzione delle coscienze“, abbia già sortito i suoi effetti. Erano quelle degli elettori-attivisti, che si dovevano rivoluzionare. Per non pensare più.

E pare che ci siano riusciti benissimo.

Claudio Valiani – TW @LAristopazzo